Scioccante: hanno smesso di vendere tè con cocaina

Scioccante: hanno smesso di vendere tè con cocaina
Scioccante: hanno smesso di vendere tè con cocaina
Anonim

In Italia è iniziata la confisca delle tisane dal Perù, che da anni vengono vendute legalmente in commercio. Il motivo è la scoperta scioccante e del tutto accidentale che il tè contiene cocaina, scrive BTA.

Roberto, autista di autobus del trasporto pubblico di Genova, 38 anni, è risultato positivo al test di routine per l'uso di stimolanti illegali, obbligatorio per l'azienda comunale AMT. Ha 10 anni di esperienza in azienda e gode di una reputazione impeccabile. Si è subito ricordato che il giorno prima della prova aveva bevuto una tazza di tisana peruviana, che comprava spesso in un negozio “etnico” del centro città. Ha condiviso con il medico che era solito preparare una dose di due bustine di tè, che lo aiuta a essere vigile per ore al volante. Il medico dell'azienda di trasporti non voleva che l'autista venisse punito ingiustamente e gli chiese di portargli la stessa dose di tè per provarlo lui stesso. Dopo aver consumato il tè si è testato e ha dato anche un risultato positivo, che ha subito denunciato alla formazione speciale dei Carabinieri per la lotta agli alimenti e bevande contraffatti e dannosi per la salute (NAS).

Un poliziotto militare in abiti civili ha acquistato la marca di tisane dallo stesso negozio per essere testata nel laboratorio NAS. I risultati hanno mostrato che il tè conteneva piccole quantità di foglie di coca che, una volta sciolte, rilasciavano quantità "sensibili" di cocaina cloridrato, il principio attivo della droga.

I carabinieri hanno determinato il prodotto come "potenzialmente pericoloso" perché il suo effetto era abbastanza forte da influenzare i sensi e le reazioni di un automobilista.

È iniziata un'indagine con una revisione di base dei registri del proprietario del negozio. Si è rivelata del tutto regolare e ha dimostrato che lui comprava questo tè da molto tempo da un grossista peruviano che ha un'azienda a Milano.

Ufficiali di polizia speciali militari sono rimasti sbalorditi dal fatto che per anni il tè fosse passato attraverso i controlli doganali per l'importazione legale senza ostacoli.

È stato ordinato il sequestro del prodotto alla rete commerciale e l'indagine è concentrata sul suo unico importatore peruviano in Italia.

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